FAQ

Le domande piu ricorrenti dei nostri pazienti

  • Che cosa causa la perdita dei capelli?
    La perdita dei capelli è causata principalmente da fattori genetici e ormonali (androgeni della calvizie) così come da malattia, stress e traumi al cuoio capelluto.
  • Come funzionano le tecniche di autotrapianto dei capelli?

    Le tecniche di autotrapianto vanno a ricoprire le aree glabre o diradate del cuoio capelluto o della regione pubica con follicoli piliferi prelevati da un’area donatrice (generalmente la nuca, dove i capelli sono geneticamente programmati a rimanere per tutta la vita). Nell’area di ricezione i capelli/peli cresceranno nell’arco di 2-3 mesi secondo una direzione di crescita adeguata alla zona, conferendo al rinfoltimento un aspetto naturale e armonioso.

  • È possibile rimediare a un “cattivo” autotrapianto eseguito nel passato con tecniche obsolete o dai risultati che non soddisfano pienamente?

    In generale, è sempre possibile rimediare a un precedente autotrapianto, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Molti pazienti si rivolgono al chirurgo per eliminare un esteso effetto tampone o “bambola”, tipico degli autotrapianti del passato, e per ridefinire una nuova linea frontale. In questo caso si procede a rimuovere i grandi blocchi di capelli, dividendoli in unità follicolari e impiantandoli secondo uno schema che tiene in considerazione la naturale direzione di crescita dei capelli in quella specifica zona. Per quanto concerne l’aspetto quantitativo, il rinfoltimento chirurgico dovrà tener conto delle caratteristiche dell’area donatrice e della proiezione di un’eventuale calvizie futura, in modo da ottenere la massima densità possibile secondo anche un approccio conservativo.

  • La gente noterà che mi sono sottoposto a un autotrapianto di capelli?

    Un autotrapianto eseguito ad arte non lascia segni rivelatori poiché la capigliatura avrà un aspetto assolutamente naturale. Virtualmente quindi l’autotrapianto non è identificale: se, al contrario, risulta facilmente intuibile, non è di certo un autotrapianto ben eseguito. Per questo motivo, nonché per la sicurezza del paziente, è importante affidarsi a un chirurgo che utilizzi le tecniche più innovative, in grado di garantire la massima qualità dei risultati e la loro durata nel tempo. Per un’apprezzabile resa estetica l’autotrapianto dovrà inoltre tener conto delle caratteristiche soggettive quali l’età, la forma del viso e persino la personalità del paziente.

  • L’autotrapianto di capelli è efficace?

    Certamente, poiché utilizza follicoli piliferi propri del paziente, impiantati seguendo le procedure più innovative atte a favorire l’attecchimento della quasi totalità dei bulbi.

  • Si tratta di una tecnica dolorosa?

    Assolutamente no. L’autotrapianto di capelli viene praticato in anestesia locale, nel pieno comfort del paziente, che per tutta la sessione potrà restare comodamente seduto in poltrona interagendo con lo staff chirurgico, leggendo o guardando un dvd. Il decorso post operatorio è veloce, quasi privo di complicanze, e non richiede particolari precauzioni. Come prassi cautelativa, prima di lasciare la struttura medica, vengono prescritti dei farmaci antidolorifici da prendere al bisogno.

  • Dopo l’autotrapianto, quando potrò riprendere le normali attività?

    È possibile già da subito riprendere la maggior parte delle attività. Al termine dell’intervento il paziente riceverà una scheda riportante le istruzioni da osservare nei giorni e nelle settimane successive. Per la prima settimana si raccomanda di non praticare sport energici e di evitare situazioni che possano esporre la testa a traumi.

  • Esiste un’età ideale per sottoporsi all’autotrapianto?

    Dai 18 anni in su chiunque lo necessiti può sottoporsi all’autotrapianto di capelli. Il Dr. Vincenzo Gambino progetta interventi su misura, adattandoli alle esigenze individuali del paziente e ottenendo i massimi risultati raggiungibili sia su soggetti giovani che su quelli anziani.

  • L’area donatrice riporterà delle chiazze calve?

    Se così fosse sarebbe controproducente. Le unità follicolari vengono prelevate dalla nuca, dove i capelli risultano essere più folti. I prelievi, a seconda della tecnica utilizzata, possono anche essere microscopici al punto da non richiedere sutura. Qualora si proceda all’espianto di una losanga (striscia) di cuoio capelluto (tecnica F.U.T.), la relativa sutura verrà eseguita con una particolare tecnica che favorirà il processo di guarigione, lasciando una sottile cicatrice, trascurabile dal punto di vista estetico e comunque nascosta dai capelli anche lunghi pochi millimetri.

  • Cosa avviene nel post operatorio?

    Terminato l’autotrapianto, il paziente potrà lasciare la struttura medica in piena autonomia, senza bendaggi né medicazioni. A 24 ore dall’intervento sarà possibile fare uno shampoo. Gli eventuali punti di sutura verranno rimossi dopo circa una settimana. In 2-4 settimane i capelli trapiantati cadranno, lasciando spazio a una nuova ricrescita in 6-15 settimane. A 6 mesi dall’intervento si potranno ammirare i risultati del rinfoltimento, che raggiungerà entro 12 mesi il suo aspetto definitivo. Di prassi viene richiesto un controllo dal chirurgo a 3, 6 e 12 mesi dall’intervento.

  • Come faccio a sapere se l’autotrapianto fa al caso mio?

    Una consulenza personalizzata sarà in grado di stabilire la candidatura all’autotrapianto e a individuare l’approccio chirurgico (o l’insieme di tecniche combinate) più adatto allo specifico caso, tenendo ovviamente conto delle aspettative e delle esigenze del paziente.

Filo diretto con la chirurgia

Il Dr. Vincenzo Gambino opera nei Centri sotto menzionati. Per maggior praticità si consiglia di contattare telefonicamente il Centro più vicino oppure di scrivere via mail direttamente al Dottore all’indirizzo info@vincenzogambino.com